Artista

Bernardino del Boca frequenta il liceo a Novara e nel 1939 si diploma con il massimo dei voti e le onorificenze all’Accademia di Brera a Milano, città in cui frequenta anche la facoltà di architettura.

Nei mesi prima di laurearsi, dal 22 gennaio al 12 febbraio, espone cinquanta opere tra disegni a penna, tempera ed acquarelli alla Casa del G.I.L. (Gioventù Italiana del Littorio) di Borgomanero: fra i soggetti presentati vi sono ritratti di personaggi famosi (Pirandello, Gandhi, ecc.), paesaggi, vedute della città di Novara e dintorni, illustrazioni storiche e religiose, che ottengono successi di critica. Non si hanno notizie di altre sue mostre in quel periodo, se non in un articolo del ‘41 uscito sulla Gazzetta del Lago Maggiore, in cui si parla di una personale a Domodossola.

Nel ‘46 parte per l’Oriente e in quell’anno lavorerà a Bangkok come pittore di professione, eseguendo soprattutto ritratti ad acquarello e a sanguigna, e come progettista d’interni.

L’anno seguente si trasferisce a Singapore con la carica di Console Onorario e lì dipinge innumerevoli acquarelli e realizza ex-libris, mettendo a punto quella particolare tecnica del collage, che gli artisti locali praticano ancora oggi e che lui non abbandonerà più, diffondendone la pratica a molti giovani italiani, al suo ritorno.

Nella capitale malese organizza mostre che riscuotono un grande successo presso il pubblico aristocratico europeo e cinese che ama farsi ritrarre da del Boca; fra l’altro sul Morning Tribune si legge che “i dipinti del conte italiano hanno una bellezza refrigerante”.

Dopo la sua iniziazione avvenuta nel ‘47 al Tempio di Han, egli adotta la tecnica della psicotematica, per dare consapevolmente alle sue opere quella “carica animica” che può ispirare chi la guarda, ottenendo così quella che lui stesso definisce “arte oggettiva”.

Dal ritorno in Italia, avvenuto alla fine del ‘49, l’artista produce una grandissima quantità di opere che vanno dai dipinti ad olio, a tempera e ad acquarello, ai disegni a china e a pastello, ai quadri a collage e agli oggetti decorati con la stessa tecnica.

Nel secondo anniversario della sua morte, avvenuta il 9 dicembre 2001, la Fondazione ha organizzato una piccola retrospettiva delle sue opere alla Galleria Borgoarte di Borgomanero, proprio nella città dove aveva esposto per la prima volta.

Molti dei suoi quadri sono collocati nelle case dell’alta borghesia milanese e novarese; qualcuno fa parte di raccolte private d’oltreoceano e altri sono conservati presso la casa del pittore stesso.

La sua produzione artistica è in attesa di catalogazione.

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