Movimenti che migliorano l’uomo

Quando l’uomo di buona volontà si muove per migliorare le condizioni del fratello, egli lavora per la Vita. Lo spirito acquariano è già presente in quei movimenti, associazioni, organizzazioni e istituzioni che non operano per fini speculativi ma soltanto per migliorare la condizione umana e quella di tutti gli altri esseri viventi. In una Guida dell’Età dell’Acquario non possiamo dimenticare tutti quei movimenti che, nati dal sogno di idealisti o dai sentimenti e dalle emozioni di individui di buona volontà, rappresentano tanti paracarri che delineano la strada verso il progresso, verso il vero civismo, verso il futuro.

Naturalmente, anche questi movimenti sono spesso diretti da individui in cui il «diciassettenne» non appare nei suoi valori di idealità e di spontaneità, ma con i caratteri dell’infantilismo di chi è diventato schiavo degli inganni mentali, soprattutto dell’ignoranza, della paura e dell’egoismo. Ma viene sempre qualcuno che si ispira a questi movimenti, che ignora l’infantilismo o la meschinità di chi li dirige, per vedere in essi solo un mezzo per canalizzare le proprie energie verso il bene, la bontà e la carità.

Il chiaroveggente vede che il pensiero della folla è dominato ancora dall’odio, dalla paura, dal dubbio, dall’arroganza, dall’invidia, dal rancore, dalla vendetta, dalla violenza, dalla stupidità. E tutte queste negatività sono impastate dalla pesante nebbia dell’egoismo. Si parla tanto di libertà, ma non si insegna a conoscerla, e così l’individuo passa il suo tempo a giudicare gli altri, ad abbassare gli altri per sentirsi innalzato, e velocemente perde il controllo della sua libertà e della sua dignità. Un’anonima fanciulla lituana, prigioniera in Siberia con la famiglia, ha scritto: «Abbiamo perduto il tesoro più grande: la nostra libertà umana. Ti scongiuriamo: ritrovala Tu per noi, insegnaci ad apprezzarla, amarla e difenderla. Aiutaci a liberare l’animo caduto in servitù perché ogni bassezza, ingiuria, odio, vendetta, ingiusta interferenza negli affari degli altri, sia fugata, perché non si diventi mai noi stessi usurpatori della libertà di nessuno».

L’uomo della strada di oggi non è più in grado di rispondere a questo appello, e perciò sono coloro che già comprendono la mentalità acquariana coloro che devono agire.

Il 1974 ci ha portato in quella zona d’ombra in cui si preparano i grandi eventi. Ora certe voci polemiche tacciono. Della «Scuola di Francoforte» soltanto Marcuse è rimasto. Ma anch’egli tace. Adorno, Horkheimer, Walter Benjiamin, Karl Wittvogel, Hannah Arendt, Siegfried Kracauer e i loro discepoli hanno già assunto quelle rigide posizioni su cui presto si poserà quello strato di polvere che li farà velocemente dimenticare…

Il lavaggio del cervello degli slogan dei partiti politici che lottano contro i regimi totalitari, non ha creato uomini liberi, ma soltanto uomini che, disprezzando i valori dello spirito, a loro volta assediano la libertà e il diritto. Il loro spirito critico è diretto verso una sola direzione, e perciò questi uomini non sanno neppure più valutare una notizia come questa: «Tel Aviv – 10 ottobre 1973: Secondo il Ministero delle Finanze di Israele la guerra è costata, in questi primi quattro giorni, 560 miliardi». E non si trovano i fondi per risolvere il problema umano dei Palestinesi?!

In uno degli antichi manoscritti presentati da H. N. van der Tuuk («Les MSS Lapoungs en possession de M. le Baron Sloet van de Beele», governatore delle Indie Olandesi, 1868), è illustrata la situazione di quei gruppi civili che, per combattere certe ingiustizie, finiscono per vivere in una permanente esaltazione dell’odio che li allontana dalla realtà umana e dal popolo, così che questo perde la sua anima per affannarsi soltanto verso l’unica cosa che comprende: il traguardo di un falso benessere. E il popolo travolge poi, ciecamente, chi lo dirige. Questo è ciò che stanno facendo, inconsciamente, tutti i partiti politici, che sono l’espressione più negativa dell’Età dei Pesci.

«L’individuo deve fare atto di opposizione totale, non come rappresentante di una classe, ma come rappresentante della specie contro un sistema che minaccia di annientare la specie». RUDI DUTSCHKE

«Io ritengo che il presente caos, l’angoscia e la lotta sorgono perché la vita è stata vincolata e storpiata, e la Verità è stata limitata e condizionata». KRISHNAMURTI

Dopo la morte di Aldo Capitini (a Perugia il 19 ottobre 1968) non c’è più in Italia qualcuno che dedica tutto il suo tempo all’educazione degli italiani verso il puro spirito della libertà e verso la non-violenza. C’è invece troppa gente che fa suo il proclama del leader comunista A. V. Lunacharski: «Abbasso l’amore del prossimo! Noi abbiamo bisogno di odio!»

Alla fine di ogni grande guerra l’uomo sinceramente giura che farà di tutto per mettere le guerre al bando. Ma la mente umana accetta e usa la violenza, e come risultato gli Stati si riarmano con armi sempre più micidiali. Mentre si parla di distensione, di pace e di collaborazione fra i popoli, gli USA fabbricano il Yom-98 A / Compass Cope, l’areo spia teleguidato che da 25 mila metri di altezza può fotografare tutto e registrare conversazioni radiofoniche. È costruito in modo che nessun radar lo può rilevare. Che farà il nemico per superare questa invenzione?

Se ci si arma vuoi dire che si prepara la III Guerra Mondiale. Ma dal 1945 ci sono state 60 guerre, non tutte terminate, le quali provano che l’uomo non è libero nelle sue scelte e che il male che inconsciamente semina gli porta una messe di guerra:

Indonesia 1945-47: Olanda vs independentisti – Cina 1945-49: Nazionalisti vs Comunisti – Malaya 1945-54: Gran Bretagna vs ribelli comunisti Indocina 1945-54: Francia vs Viet Minh – Grecia 1946-49: Governo vs ribelli ELAS – India 1947-49: Indù vs Mussulmani – Kashmir 1947-49: India vs Pakistan – Philippine 1948-52: Governo vs Huks – Israele vs Arabi – Birmania 1948-cont.: Governo vs terroristi Comunisti – Corea 1950-53: UNO e S. Corea vs Cina e N. Corea – Formosa 1950-cont.: Nazionalisti vs Comunisti – Tibet 1950-50: Cinesi vs Tibetani – Kenya 1952-53: Gran Bretagna vs Mau Mau – Quemoy-Matsu 1954-58: Cinesi nazionalisti vs Cinesi comunisti – Algeria 1954-62: Francia vs ribelli – Sudan 1955-cont.: Arabi vs Negri – Cipro 1955-59: Gran Bretagna vs ribelli EOKA – Sinai 1956: Israele vs Egitto- Ungheria 1956: Russia vs partigiani – Suez 1956: Gran Bretagna e Francia vs Egitto- Libano 1958: USA e Libanesi vs ribelli- Cuba 1958-59: Governo vs ribelli – Vietnam 1959-cont.: USA e S. Vietnam vs Viet Cong e N. Vietnam – Himalaya 1959-62: India vs Cina – Ruanda-Burundi 1959-64: Watussi vs Hutu – Laos 1959-cont.: Governo vs Pathet Lao – Congo 1960-67: Governo vs secessionisti – Venezuela 1960-67: Governo vs terroristi – Colombia 1960- cont.: Governo vs ribelli- Cuba 1961 (Baia dei Maiali): rifugiati Cubani e USA vs Governo – Goa 1961: India vs Portogallo vs guerriglieri – Algeria-Marocco 1963: Algeria vs Marocco – Venezuela 1963: Governo vs ribelli – Malaysia 1963-cont.: Gran Bretagna e Malaysia vs Indonesia – Zanzibar 1964: Negri vs Arabi- Brasile 1964-cont.: Governo vs guerriglieri terroristi (e anche una nascosta guerra di sterminio degli indigeni) – Thailandia 1964-cont.: Governo vs terroristi comunisti- Mozambico 1964- cont.: Portogallo vs guerriglieri – Rep. Dominicana 1965: Governo vs ribelli – Perù 1965: Governo vs ribelli – Pakistan-India 1965: Pakistan vs India – Indonesia 1965-66: Comunisti vs Mussulmani e Governo – Nigeria-Biafra 1966-70: Governo vs secessionisti – Israele 1967-cont.: Israele vs Arabi – Cecoslovacchia 1969: URSS vs Cecoslovacchia – Malaysia 1969: Malesi vs Cinesi e Indiani- El Salvador 1969: Honduras vs El Salvador- Ciad 1969–cont.: Francia vs Governo e ribelli- Irlanda del Nord 1969-cont.: Cattolici vs Protestanti – Guinea 1970: Governo vs invasori – Guatemala 1970-cont.: Governo vs terroristi – Oman 1970- cont.: Governo vs ribelli – Etiopia 1970-cont.: Governo vs ribelli mussulmani – 1973-cont.: Eritrea vs Etiopia – Cipro 1974-cont.: Grecia vs Governo e Turchia, ecc.

Ancora per pochi decenni i Governi e le autorità costituite possono emettere leggi che nascondono i loro gratuiti delitti e le loro infantilità. Una legge inglese proibisce fino al 2014 la visione dei documenti processuali delle corti marziali che portarono alla fucilazione 346 soldati, condannati a morte per codardia, durante la guerra 1914-18 (leggere l’interessante libro di William Moore, «The Thin Yellow Line», ed. Leo Cooper Ltd., London 1974). Fino al 2100 non si potranno leggere i processi delle corti marziali dell’ultima guerra. Ora si sa che molti atti di paura non sono altro che gli effetti della nevrosi che colpisce esseri che hanno un forte senso di responsabilità umana, e che perciò si ribellano a certe azioni. Si vogliono perciò nascondere veri crimini dell’ignoranza.

Ogni volta che un individuo, per il suo egoismo, per la sua ignoranza e per le sue tante negatività, fa qualcosa, anche solo con il pensiero, che ostacola il Bene e aumenta il Male, lascia inconsciamente cadere granelli di durissima sabbia negli ingranaggi della vita sociale, così che presto viene il tempo che tutto l’ingranaggio si blocca. Quest’individuo piangerà poi su di una tragica situazione di cui è lui stesso un responsabile. Il Governo e la Scuola sono i primi colpevoli perché non insegnano all’individuo a vedere questa realtà.

«Queste sono emozioni. Le emozioni sono onde. Lasciale andare ed esse svaniranno». BHAGAWAN DASS

Viviamo in un’epoca che crede di essere civile, ma che invece è dominata da una pesante massa di gente ignorante e piena di stupidi pregiudizi. Ci sono azioni a cui l’uomo dalla mentalità aperta si ribella e vorrebbe gridare: «Fermate la Terra, io voglio scendere». Non è stata ancora scritta una storia che denunci gli atti dell’ignoranza e della stupidità umana. Ma sarebbe un libro molto utile, e sarà scritto nel futuro. Prendiamo un caso: la«regina del blues», Bessy Smith, che aveva conquistato tutto il mondo con le sue interpretazioni della musica jazz, e che aveva fatto conoscere la tristezza dell’anima negra, ferita ad un braccio in un incidente d’auto, morì dissanguata perché tutti gli ospedali a cui fu portata si rifiutarono di curarla perché era di razza negra. Siamo tutti colpevoli per questi atti d’ignoranza, perché non ci ribelliamo ad essi.

Nel 1946 il teosofo Ing. Carlo Curti (Vigevano, 4 luglio 1884 – Torino, 1 marzo 1952) pubblicò il testo definitivo del movimento AUM-Azione Unitaria Mondiale, che avrebbe dovuto essere fondato in Svizzera nel 1932.

Questo libretto iniziava con la presentazione delle «basi della convivenza umana»:

«LA VITA è sacra, libera e inviolabile.
Amare in ogni uomo il fratello e vedere in esso il proprio necessario collaboratore.
È esigenza fondamentale sentirsi tramite e libero creatore di vita, partecipando ad una costruzione armonica universale, nella quale l’umano si riconosca riflesso del divino.
Dimenticare l’ingiustizia patita e cogliere la lezione del dolore.
Tutto il mondo è un unico organismo.
Affidare l’amministrazione di tutta la vita pubblica ad una camera tecnica, eleggendo i migliori tecnici attraverso le rispettive specialità, e ad una camera di «probi» eletti direttamente e uninominalmente dal popolo.
Eleggere da queste due camere i Sapienti e i Saggi, costituenti l’Alta Corte di Giustizia.
Produrre beni a totale soddisfazione di tutti i bisogni.
Tutti sono artieri e garanti dell’armonia sociale mondiale.

E terminava con questo invito ai giovani:

QUANDO sarete vecchi
vivrete i giorni che oggi generate;
e la salvezza sta nel porvi questa responsabilità
e nell’avere coscienza di essa.
Nel caos franante delle frantumate coscienze,
sappiate riconoscere la sincerità, vostra e di tutti,
Accogliete oggi dai vecchi – sereni in modestia e povertà –
le fiaccole dell’esperienza, della comprensione e della sapienza;
e senza paura incendiate con esse il roveto delle passioni,
della stoltizia e dell’orgoglio;
perché si accenda la saggezza dell’azione che è nelle vostre mani.

Questo libretto è stato preso in considerazione soltanto dall’Ambasciata dell’URSS a Roma, gli altri interpellati lo hanno ignorato. Anche quei movimenti civili, a cui Curti aveva dato tutta l’attività di una vita e che sarebbe stato loro compito di divulgare.

Le associazioni di uomini civili e liberi, al servizio del progresso sociale, culturale ed economico della Patria e del Mondo, come la Massoneria, il Rotary Internazionale (fondato a Chicago nel 1905), Optimist lnternational (1911), Exchange National (1911), Cooperative International (1912), Gyro International (1912), Sertoma lnternational (1912), Kiwanis International (1915), Lions International (1917), Civitan International (1920), Round Table International (1922), Cosmopolitan International (1922), Ruritan National (1930) e tante altre minori, hanno cercato di agire per rendere migliore la società, dimenticando che la società si migliora soltanto quando ogni individuo è messo nella condizione di poter migliorare se stesso. Il pregiudizio, il senso di separatività e l’«ignorare di ignorare» ha ostacolato il loro compito, e lo ostacola tuttora.

In questi ultimi 100 anni c’è stato un altro fenomeno. In quasi tutte le Nazioni, uomini anarcoidi e solitari, hanno dato vita ad una stampa particolare, quasi di tipo underground, per aiutare i solitari a trovare ciò che la società conformista vietava loro di trovare. Ne è oggi un esempio l’«International ATLANTA», «giornale dei nuovi tempi al servizio della verità» (strettamente privato e d’utilità pubblica – relazioni sentimentali, amichevoli, culturali, commerciali, professionali, ecc. – sessualità, tantrismo, metafisica, ufologia, idee avanzate, libertà, ecc. – ideato e diretto da René Bertin (B.P. 12, 10130 Ervy-le-Chatel, Francia). In esso si parla di Ashtar, il capo degli Extra-terrestri, si illustra il pensiero di Lobsang Rampa, si discute in favore dei diritti dei carcerati, ma soprattutto sono pubblicati centinaia di annunci di gente che mostra a nudo i suoi bisogni, le sue debolezze umane, offrendo o chiedendo sesso, cercando una mano amica, cercando o offrendo pornografia. Gli individui che creano queste pubblicazioni rispondono in un modo più spontaneo ed altruista a certe situazioni che le grandi associazioni umanitarie e civili sono costrette a ignorare per l’imperante conformismo. Sono queste pubblicazioni che meglio esprimono il senso della vera libertà e che sanno più chiaramente e con maggior buon senso denunciare le istituzioni totali (prigioni, ospedali psichiatrici, gerontocomi, scuole), come istituzioni per gente sotto tutela.

Certe ottime organizzazioni, come per esempio l’Ambassador College, l’Esalen Institute, l’Accademia Internazionale per una Continua Educazione di J. G. Bennet, ecc., sarebbero enormemente avvantaggiate se potessero acquisire una mentalità più libera e più anarcoide.

L’uomo di oggi sente il bisogno di raggrupparsi, di dimenticarsi in una folla anonima in cui può sfogare le sue passioni più basse. Fra queste c’è l’invidia. E l’invidia dei mediocri è la vera madre delle tirannidi che vietano all’individuo di fare le sue scelte esistenziali. Il progresso umano si compie per le libere scelte degli individui che, inconsci agenti della Vita, operano come pionieri.

La libertà di scelta, dice Nathaniel Branden, non è una negazione della causalità, ma una sua categoria, una categoria che appartiene all’uomo. Un processo di pensiero non è senza causa, è causato dall’uomo. Le azioni possibili ad una entità sono determinate dall’entità che agisce – e la natura dell’uomo (e della mente umana) è tale che gli è necessaria la scelta tra focalizzare o non-focalizzare, fra pensare e non-pensare. La natura umana non gli permette di sfuggire a questa scelta, è lui solo che deve farla: non è fatta per lui dagli dei, dalle stelle, dal chimismo del suo corpo, dalle strutture della sua «costellazione famigliare» o dall’organizzazione economica della sua società.

Quando la paura, l’ignoranza e l’egoismo creeranno il panico nella folla stordita e accecata dagli eventi causati dalla rottura degli schemi del passato, l’uomo che ha una visione acquariana degli eventi, e che sa fare le sue scelte, sarà un aiutatore per gli uomini e per le cose. Passerà illeso attraverso le battaglie e i disastri perché, nonostante il particolare stato psicotico dei combattenti, questi non perdono mai quell’istinto radicato in tutti gli esseri che fa loro distinguere il bene dal male in senso oggettivo. Istintivamente ogni individuo, anche se accecato dal furore combattivo, sa individuare coloro che, in mezzo al trionfo del male, portano i germogli delle cose che portano la pace ed un aiuto per l’umanità.

L’uomo che lavora oggi per migliorare l’umanità, sia a livello del suo sogno, o come aiutatore invisibile, sa di essere diventato un agente della Vita. In questi ultimi anni Coloro che camminano sulle Strade Alte hanno dato una mano alla realizzazione dei sogni di questi agenti della Vita, e così la foresta di Gir, nel principato mussulmano di Junagath, India, è diventato il santuario per gli ultimi 300 leoni asiatici; la E. V. Gray Enterprise di Van Nuys, California, ha realizzato il sogno di Edwin V. Gray: un nuovo tipo di motore che non solo non ammorba l’aria, ma che non ha bisogno di carburante, poiché ottiene la sua energia dall’aria. Anche il Signor Sorgato di Milano ha inventato un’auto che va ad aria compressa e che, addirittura, depura l’aria. L’Arch. Grati può costruire a San Colombano al Lambro, nel Sud Milano, il suo fantascientifico«habitat organico», perché è con i sogni degli uomini che amano la vita che l’umanità va avanti.

Invece i «Clubs 2000», continuando ad ignorare gli inganni della mente, battono le strade che portano nel deserto dell’indifferenza. Muoiono molti sogni a Ginevra…

L’ONU ha posto come tema per il 1974: «La popolazione mondiale». Il pianeta Terra conta oggi un numero di abitanti pari a un quarto di tutti gli esseri umani vissuti dall’inizio del mondo. L’umanità è raddoppiata dal 1920. Nel 2000 potremo essere (ma non lo saremo) il doppio di oggi.

Il potenziale dell’energia umana è grandissimo, ma è speso male, condizionato dall’ignoranza, dalla paura e dall’egoismo che ci domina. Solo le giovani generazioni che sapranno riconoscere il messaggio d’amore del nuovo piano di coscienza, useranno questa energia per risolvere i nostri problemi. Prima di preoccuparci dei problemi amministrativi e sociali, è necessario diventare «uomini buoni». La poetessa cilena Gabriela Mistral (pseudonimo di Lucila Godoy Alcayaga, 1899-1957) ci ha lasciato questo messaggio: «Siamo colpevoli di molti errori e di molti atti criminali, ma il peggiore è quello di abbandonare i bambini, di trascurare la fontana della vita. Lottiamo per molte cose che possono anche attendere. Ma il bambino non può attendere. E ora che le sue ossa si devono formare, che il suo sangue e i suoi sensi si stanno sviluppando. Non gli possiamo rispondere: “Domani”. Il suo nome è “Oggi”».

Ma in tutto il mondo c’è gente, spesso ignorata da chi detiene il potere, che sa risolvere questi problemi umani. A Messina c’è il sogno realizzato di Padre Trovato: la «Città del ragazzo» edificata soprattutto per l’amore degli Italo-americani. In California c’è l’ascetico capo dei contadini, Cesar Estrada Chavez, che sta mettendo in crisi i grandi sindacati con il suo movimento acquariano di protezione dell’indifeso lavoratore. Jimmy Hoffa, il temuto ex-presidente dei Teamsters, ha detto di Chavez: «Certo mi piace quel tipo! Ma è una specie di fanatico religioso in cerca del martirio.

Non si può dirigere un’unione sindacale in quel modo. Sta cercando grane. Presto le avrà». Il modo di pensare di Hoffa è quello dei furbi, di quei furbi che fanno della Terra una vera valle di lacrime.

L’ufficiale di polizia T. Malick ha scritto questo decalogo, che offriamo all’attenta lettura di certi padri che si lamentano dei figli:
COME FARE DI SUO FIGLIO UN VERO DELINQUENTE?
… Per l’intendimento dei genitori, dodici consigli della polizia.
1    Fin dall’infanzia, dategli tutto ciò che desidera. Crescendo, egli penserà che il mondo intero gli deve tutto.
2    Se egli dice delle grossolanità, ridete. Egli si crederà molto furbo.
3    Non dategli alcuna formazione morale. Quando avrà 21 anni, sceglierà lui stesso.
4    Non ditegli mai: «È male»! Si potrebbe fare un complesso di colpevolezza. E più tardi, quando sarà arrestato per furto, egli sarà persuaso che è la società a perseguitarlo.
5    Raccogliete e riordinate tutto ciò che lascia in disordine. Così sarà sicuro che sono sempre gli altri i veri responsabili.
6    Lasciategli leggere tutto e vedere tutto. Sterilizzate le sue stoviglie, ma lasciate il suo spirito nutrirsi di lordure.
7    Discutete sempre davanti a lui. Quando la vostra vita familiare si sfascerà, egli non si sentirà per niente urtato.
8    Dategli tutto il denaro che reclama. Che egli non se l’abbia a guadagnare. Gli verrebbe un’ernia se dovesse sostenere le stesse vostre difficoltà!
9    Che tutti i suoi desideri siano soddisfatti: cibo, bevande, se no si sentirà frustrato!
10    Difendetelo sempre. I professori, la polizia l’hanno contro di lui, povero piccolo!
11    Quando si dimostrerà un farabutto, proclamate subito che non ne avete mai potuto ottenere nulla di buono.
12    Preparatevi una vita di dolori. VOI L’AVETE VOLUTO.
(da «Il Monitore del Regno della Giustizia», aprile 1974 -Torino)

L’uomo di oggi, che con troppa leggerezza viene convinto che deve lottare per i propri diritti (e non gli si dice che invece ha soprattutto dei doveri) cerca ora anche la libertà di morire quando vuole e con dignità. È questo il tema del coraggioso libro di Marya Mannes, «Last Rights» (ed. William Morrow, New York 1974). Se l’umanità fosse matura, il diritto di morire quando e come si vuole, potrebbe essere una conquista, ma l’umanità di oggi è quella responsabile del Vietnam, della follia dell’aeroporto di Lot e delle tragedie di Kariat Shmona e di Maalot. Come si può lasciare ad essa certe iniziative?

«Poiché l’arma della società è l’indifferenza, l’arma dell’individuo sarà il crimine». ARNOLD TOYNBEE

Nel mondo esistono tante iniquità, tante sofferenze, tanta ingiustizia, la cui prima causa si trova nell’assenteismo civile e nell’apatia sociale e spirituale dell’uomo. Le torture e le atrocità delle dittature Sud-americane denunciate dal «Tribunale Russell No 2», presieduto dal senatore Lelio Basso, provano l’irresponsabilità dell’uomo, che accetta i valori inflazionati della mente. Albert Einstein ha ammonito: «Il nostro mondo è minacciato da una crisi la cui ampiezza sembra sfuggire a coloro che hanno il potere di prendere delle grandi decisioni per il bene e per il male. La potenza scatenata dall’atomo ha cambiato tutto, eccetto il nostro modo di pensare, e noi scivoliamo verso una catastrofe senza precedenti. Un nuovo modo di pensare è assolutamente necessario se l’umanità vuole sopravvivere. Deviare questa minaccia è diventato oggi il problema più urgente del nostro tempo».

Ma l’uomo della strada, che cerca soltanto il suo benessere, non si preoccupa. A quest’uomo è stato insegnato a fidarsi della società, del partito politico, non di se stesso. Perciò è un irresponsabile.

Ad una conferenza internazionale tenutasi a Venezia alcuni mesi fa, fu chiesto a 25 esperti di 7 nazioni: «Quali sono gli eventi che potrebbero cambiare radicalmente il mondo prima del 2000?». Aiutati dai calcolatori elettronici, queste sono state le risposte: «L’istituzione di un Governo Mondiale sotto la direzione dell’ONU; il controllo e l’uso del potere termonucleare per risolvere i problemi della miseria; l’invenzione di un metodo che immagazzini l’energia; la produzione dei cibi proteici a basso costo; un processo economico per ottenere acqua potabile dal mare; un metodo di educazione che duri tutta la vita».

Quest’ultimo tipo di educazione è quello acquariano, quello praticato dal l’Università Mondiale di Tucson, Arizona: un’educazione che insegni a vivere e ad amare il prossimo.

«È morto, e io ho pianto nella solitudine. Ovunque andavo udivo la sua voce e il suo riso felice. Cercavo il suo viso in tutti i passanti e chiedevo ovunque se avevano visto il mio fratello. Ma nessuno poté confortarmi. Ho pregato, ho adorato, ma gli dei rimasero silenziosi». KRISHNAMURTI

L’uomo è tremendamente solo nell’esperienza del suo dolore, ma il dolore lo rende più umano e gli insegna a comprendere e ad amare. Ma ci sono profondi e oscuri dolori la cui causa è ancora un’incredibile ignoranza umana, come i dolori causati dalla sconosciuta «sessualità». Molti ragazzi, giunti alla pubertà, si suicidano perchè non sanno comprendere la loro sessualità. Giovani diciottenni si suicidano perché non riescono a soddisfare l’imperioso bisogno affettivo e sessuale. E tutto ciò in un mondo in cui si parla di sesso anche per fare la pubblicità di una pasta dentifricia!

«Qualunque cosa ti è lecita, se la fai con amore». SANT’AGOSTINO

Il problema sessuale non esiste nella vera realtà delle cose una artificiosa montatura del sadismo e del masochismo mentale degli individui che, nel tardo Neolitico, iniziarono a conquistare il potere carismatico.

«Il sesso- dice Bhagwan Sri Rajneesh- è soltanto un’opportunità per una più alta trasformazione dell’energia vitale. E indispensabile per mantenere l’energia vitale a quel livello ottimale che aiuta lo sviluppo di ogni situazione esistenziale. Quando il sesso viene represso, l’energia vitale decade e si bloccano i centri magnetici. Sui diversi piani, fisico, eterico, astrale, nei punti più deboli o di maggior tensione, si sviluppano le prime catene di causa ed effetto delle disarmonie. Se il sesso diventa l’unico scopo della vita, se diventa il suo centro, allora il sesso, invece di un mezzo, diventa un fine. Si trasforma in qualcosa di distruttivo. Il sesso non può essere sublimato: l’energia vitale, come tale, non può essere né sessuale né spirituale. L’energia è neutra, non ha nome. Prende il nome della porta da cui fluisce. Prende il nome dalla sua manifestazione. Non esiste perciò un’energia sessuale. Questo modo di dire è soltanto un’espressione letterale. Esiste un’unica energia e il sesso è un aspetto, una direzione del suo fluire. Se questa energia prende un’altra strada, non si è sublimata. Ha preso soltanto un’altra strada o ha cessato di fluire o di esistere.

L’energia vitale diventa sessuale quando si canalizza sul piano biologico. Diventa spirituale quando fluisce sul piano Divino. Può prendere infinite altre forme: quando si esprime biologicamente diventa sesso in tutte le sue manifestazioni individuali e momentanee. Quando si esprime emozionalmente può diventare amore, ma anche odio e rabbia. Se si esprime intellettualmente può diventare pensiero matematico, pensiero scientifico, può diventare un’espressione della letteratura o dell’arte.

Quando si parla di sublimazione dell’energia sessuale si intende generalmente la soppressione dell’energia vitale. E un’espressione di ignoranza. Quando parlate di sublimazione del sesso diventate antagonisti del sesso, assumete un’attitudine di non accettazione del sesso. Lo avete condannato. Avete, per ignoranza, negato l’aspetto più importante dell’energia vitale e limitate così il completo sviluppo del vostro essere. Ogni azione negativa verso il sesso non trasforma la sua energia, crea soltanto un conflitto dentro di voi. Ciò è distruttivo. Ogni qualvolta combattete contro una manifestazione dell’energia vitale, voi combattete dentro di voi, diventate violenti sul piano del vostro inconscio. Usate l’energia vitale per distruggervi, invece di vivere… Il sesso è una cosa spontanea, naturale.. Non deve essere un problema. È qualcosa che colora la vita. E una realtà biologica. Non va combattuta, se no si perverte, e il sesso pervertito non vi fa fare un passo avanti. Il sesso oppresso è soltanto un passo verso la pazzia, verso tutte le negatività e le miserie fisiche e morali. Il sesso è un’espressione del tuo amore, e chi non ama non vive. Chi non sa più amare si consegna prigioniero alla mente, e la mente gli farà dire parole che non hanno più vita».

Il sesso deve essere perciò un’espressione armonica che completa la vita dell’individuo e gli insegna ad amare.un’illusione di molti spiritualisti quella che fa credere loro di poter giungere all’amore spirituale senza aver prima conquistato e superato l’amore fisico. Dopo circa 25 anni dal primo Congresso ICSE di Amsterdam, l’Associazione Psichiatrica Americana ha deciso di togliere l’omosessualità dalla lista delle «malattie», e il fronte della «Gay Liberation» sta ormai per imporre le sue giuste richieste a tutti i paesi civili. Per i paesi da noi considerati incivili, né la sessualità, né l’omosessualità, non sono mai stati un problema.

L’erotomania della nostra società è la naturale reazione all’ipocrisia puritana che da secoli affligge le società cosiddette civili. Sono la causa dei nostri mali le troppe parole vuote di significato e la grande propaganda sull’efficienza della carità sociale, che è soltanto un modo per rendere l’individuo sempre più irresponsabile e, soprattutto, incapace di amare.

Nelle pagine che seguono daremo gli indirizzi, disordinatamente (in modo che questa Guida diventi un testo di esercizio per la psicotematica) di tutti i movimenti che cercano di migliorare la vita umana. Non abbiamo suddiviso in categorie questi movimenti, perché, in fondo, appartengono ad un’unica categoria, quella delle azioni dell’uomo di buona volontà che ama il fratello.

Daremo anche molti indirizzi delle organizzazioni che cercano di riformare le carceri e di aiutare le famiglie dei carcerati a superare la vergogna per avere un padre o un figlio in carcere. Le carceri, in tutto il mondo, sono una vergogna per l’umanità, perché in esse non si fa nulla per migliorare chi ha sbagliato, e non si fa nulla per comprendere perché ha sbagliato. Secondo il penalista Jurgen Baumann dell’Università di Tubinga («Quaderni di Criminologia Clinica», pubblicazione trimestrale dedicata ai problemi criminologici e dell’amministrazione penitenziaria – via Arenula 71, Roma) «i difetti dell’attuale sistema penale risiedono nel modo in cui le sanzioni sono concepite e strutturate dai teorici e applicate dai pratici del diritto penale. Perché una riforma sia effettiva, è necessario mutare il concetto di diritto penale, oltre che di pena, sinora basato sul binomio delitto-castigo. Conferendo al termine «delitto» un significato diverso, indipendente dalla «colpevolezza» del soggetto, e riaccostandolo ad esigenze dell’individuo non appagate nella vita collettiva, si può configurare la pena in maniera aderente alle esigenze umane, oltre che sociali del colpevole. Le attuali misure penali, che si fondano prevalentemente sulla concezione retributiva, non sono idonee a perseguire il loro scopo essenziale: il reinserimento del reo nella società. Spesso operano in maniera opposta, limitando le attività del soggetto e disabituandolo alla vita sociale».

Il criminologo americano Sol Chaneles ha proposto di educare i carcerati, non costringendoli nelle prigioni, ma facendo trasformare da loro centri disabitati o isole in comunità rurali in cui ognuno liberamente trovi il suo ruolo sociale, dal barbone al leader, e trovi la possibilità di sviluppare la sua personalità frustrata.

Ma è il poeta Kahlil Gibran che ci porta la voce acquariana su questo problema: «Spesso vi ho udito parlare di qualcuno che ha sbagliato come se non fosse uno di voi, ma uno straniero che si fosse insinuato nel vostro mondo. Ma io vi dico che nello stesso modo che il santo e il giusto non possono elevarsi al di sopra di ciò che vi è di più alto in ognuno di voi, così il malvagio e il debole non possono cadere più in basso di ciò che di più basso è in voi. E come la singola foglia non ingiallisce senza che tutta la pianta ne sia la complice muta, così il malvagio non può agire senza la volontà nascosta di tutti voi».

Consigliamo la lettura di questi libri:
–    Florido Giantulli S.J., «L’essenza della Massoneria italiana: il naturalismo», Pucci Cipriani editore, via G. Capponi 40, 50121 Firenze
–    Paul Adams, ecc., «Children’s Right», Praeger, New York 1971. Verso la liberazione del fanciullo.
–    «Amnesty lnternational» – «Report on Torture», ed. Duckworth, London 1974.
–    B. M. N. Pitt, «Psychogeriatrics», ed. ChurchH Livingstone, London 1974. La psichiatria degli anziani.
–    Kahlil Gibran, «Il Profeta», ed. Guanda, Parma.

Tratto da “Guida Internazionale dell’Età dell’Acquario”, Edoardo Bresci,1975, Ed. L’Età dell’Acquario.

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