Sogni

12.00

Mostra di Bernardino del Boca
Vicende e opere di un artista
di Marina Tappa
Edizioni Fondazione Bernardino del Boca
69 pagg. copia in brossura
dim. 14×21 cm
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COD: L13 Categoria:

Bernardino del Boca nasce a Crodo nel 1919, si diploma all’Accademia di Brera a Milano, città dove frequenta anche la Facoltà di Architettura, quindi studia antropologia e paleontologia a Ginevra. Dopo un breve periodo dedicato all’insegnamento, nel 1946 parte per il Siam e fino al 1949 ricopre a Singapore l’incarico di console onorario, a cui affianca un’intensa attività pittorica ed espositiva con grande successo di pubblico e di critica. Tornato in Italia riprende a insegnare continuando a dipingere, scrivere e tenere conferenze. Nel 1970 fonda L’Età dell’Acquario, una rivista fortemente innovativa e di grande valore culturale, che continuerà a curare fino a quasi gli ultimi anni della sua vita e che contiene numerosi interventi teorici sulla sua idea di Arte, già espressa a vent’anni nel Manifesto Artistico del gruppo teosofico che frequenta e sviluppata nell’introduzione a “Lo yoga della bellezza” di J. Bendit (1975). Oltre ai testi “Storia dell’antropologia” (1961), “La dimensione della conoscenza - Dalla paleontologia all’esoterismo” (1981), si ricordano i diari “Singapore-Milano-Kano” (1976), “La casa nel tramonto” (1980), la trilogia “Iniziazione alle Strade Alte” (1985), “Il segreto” (1986) e “Il servizio” (1988), e infine “Birmania, un Paese da amare” (1989). Muore a Borgomanero nel 2001, nei pressi del Villaggio Verde di Cavallirio, che aveva ispirato e in cui si era trasferito negli ultimi anni.
Operando al di fuori di mode e correnti, crea raffinate opere di “arte oggettiva”, secondo un’espressione da lui utilizzata, che implica una profonda consapevolezza da parte dell’artista. Spinto dall’interesse per l’arte figurativa ma anche da visioni e intuizioni a livello animico, costruisce dimensioni arcane e senza tempo che tuttavia non escludono risultati eccezionalmente moderni anche grazie alle sperimentazioni tecniche, dalle più tradizionali come il disegno, l’olio e la tempera a quella personalissima del collage. Sparse in collezioni private in tutto il mondo, le sue opere sono dotate di un forte magnetismo che induce il fruitore sensibile a percorrere la via del cuore anche attraverso l’esperienza tutta godibile della bellezza.

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